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Abbronzatissimi, giardinieri resistenti e temerari: come lavorare al proprio giardino limitando sforzi e colpi di sole.

Il giardiniere è una figura sempre molto esposta e in connessione diretta con i fenomeni atmosferici.
Chi lavora la terra da tempo porta le tracce su tutto il corpo, mani ingrossate e articolazioni sensibili, pelle consumata solcata da vento, freddo e sole. Senza entrare nel merito della bellezza e arricchimento che può dare il nostro lavoro, con questo breve articolo cerchiamo di trasmettere qualche utile consiglio a chi sta per intraprendere la professione ed evitare noie che nel tempo si possono rivelare molto fastidiose.

Il sole

Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui; et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione

Il sole è vita, energia, passione. Cerchiamo di goderne i frutti e limitare un’esposizione diretta e prolungata. Per quanto l’abbronzatura doni a tutti e ci rende più belli e radiosi, alla lunga invecchia la pelle e non solo da un punto di vista estetico. I raggi mal filtrati a causa dell’effetto serra provocano sempre più diffusamente brutte malattie che si possono rivelare irrecuperabili. Proteggiamoci dal sole sempre con creme, cappelli, abbigliamento lungo. In fondo basta ispirarci ai nomadi del deserto e patiremo anche meno caldo…

Lavorare al mattino

Iniziamo al mattino presto. non c’è cosa più gradevole che trovarsi soli e accompagnati dal canto degli uccellini lavorando al diserbo, taglio dell’erba, sbocciolatura ecc. concentriamo la nostra attività nelle ore fresche del mattino e le piante ci ringrazieranno. Anche a loro non piace essere toccate quando il sole è alto. Nell’arco di una giornata le piante sono deste e riposano e con il caldo sono in fase di riposino pomeridiano. Immaginiamo che ci vengano a tagliare i capelli mentre riposiamo… che orrore! A meno che non siamo obbligati per qualche ragione evitiamo di toccare le piante dalle 12 alle 17 del pomeriggio.

Il giardiniere va in simbiosi con il meteo ma anche con il sole e il suo movimento. Approfittiamone ed evitiamo sudate inutili e colpi di sole. chi fa il giardiniere/a di professione può educare il cliente in questo senso e dedicarsi ad altri lavori nelle ore più calde come riparare l’irrigazione, intrecciare canne e salice per farne tutori per orto e giardino, oliare e affilare gli attrezzi, fare piani di lavoro per l’autunno.

Zanzare

Per chi lavora nei vivai è un vero problema, per il giardiniere idem anche se le proporzioni cambiano assai. Ci sono impianti di nebulizzazione che ormai sono diffusamente utilizzati nei giardini che spruzzano piretroidi con il vantaggio concreto di limitare i fastidiosi insetti. (un sistema molto utilitaristico per l’uomo e assai meno per un ecosistema equilibrato!)

In generale le zanzare ci sono e il momento della giornata in cui diminuiscono e spariscono totalmente è nelle calde, quando abbiamo detto che non conviene lavorare. Dunque metodi per conviverci sono i soliti ossia utilizzo di repellenti, ma attenzione se la parte irrorata del corpo viene a contatto dei raggi solari si rischia di macchiarsi la pelle (come con il profumo). Ne consegue ancora che conviene lavorare con camicie a manica lunga. Assicurarsi che non vi siano ristagni dove le zanzare nidificano come sottovasi, ciotole ecc.

Alto il morale!

L’estate è certamente la stagione più difficile e faticosa per il giardiniere, non ci scoraggiamo. Cerchiamo di cambiare e invertire il nostro bioritmo. Ecco la settimana ideale:

  • lunedì-venerdì sveglia ore 5,45
  • ore 7-13 lavoro in giardino con pausa caffe
  • ore 10 (l’ultima mezz’ora dedicata alla pulizia e rimessa attrezzi)
  • 13-14,00 pranzo leggero
  • 14-17 riposo pomeridiano
  • 17-23 tempo libero, sport, passeggiate e organizzazione del lavoro per il giorno successivo
  • Sabato-domenica libero

Tenere un ritmo del genere ci tiene informa, operativi in sede lavorativa, carichi ed energici. Anche l’alimentazione ha la sua strategica importanza, ma non è questa la sede per parlarne.

Per tempi di lavoro pià lunghi se ne riparla da settembre. Una buonissima estate a tutti 🙂

2 commenti su “Abbronzatissimi, giardinieri resistenti e temerari: come lavorare al proprio giardino limitando sforzi e colpi di sole.

  1. Maria Teresa Foschi ha detto:

    Siete fantastici! Preziosi i vostri consigli

  2. Daniela Gallo ha detto:

    Complimenti, leggervi da’ una carica e ci accompagna con buoni consigli
    Buona estate a voi
    Daniela

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