
L’autunno è la stagione di maggiore interesse per le graminacee. I piumaggi sono arrivati al culmine della loro formazione creando effetti iridescenti nel controluce del mattino e del tramonto;
Le fioriture delle spighe a forma di piuma più o meno densa più o meno allungata dalle tinte del beige, del giallo del viola e del bruno e del bianco si stagliano dalla vegetazione elegante e nastriforme slanciandosi verso l’alto ondeggiando leggere alla prima folata di vento.
Il gioco di luce e ombre si apprezza particolarmente nel contrasto dello sfondo azzurro del cielo terso di ottobre, della parete intonacata della casa, del verde dei campi. Piume fluide e leggere, muovono nello spazio, ondeggiano, attraggono lo sguardo; punto focale in giardino.
Oggi molto in voga sono entrate nei nostri giardini in punta di piedi. Le abbiamo volute conoscere e testare e inevitabilmente ne siamo rimasti affascinati.




Nei parchi e nei giardini, in vaso e fioriere le graminacee sono alleate utili che rispondono ad ogni tipo di esigenza colturale e paesaggistica. Per ambienti umidi, riflesse su specchi d’acqua e laghetti, per zone marine costiere e aride, per pianure e praterie, in scarpate ripide e franose, da sole, da ombra, resistenti ecologiche e con un range di rusticità molto ampio.
Dal portamento compatto e denso possono essere prostrate e di sviluppo più o meno allargato come i tanti Carex, Festuca e Pennisetum, sfilato e verticale come Calamagrostis, Deschampsia, Molina, Panicum; voluminose e dense come Stipa tenuifolia e i tanti Miscanthus, filiforme come le Muhlenbergia, imponenti come le Cortaderia.

Facili da coltivare e riprodurre sono piante socievoli e si combinano bene tra loro purché piantate alla giusta distanze e con un numero altissimo di piante come perenni a fioritura autunnale quali echinacea, sedum telephium e spectabile, rudbeckia, tulbaghia, agapanthus, aster, salvie.

Splendido l’accostamento con rose da bacca come rosa Palustris, Dupontii, Macoonii, Pendulina.
Sono piante versatili e belle in tutte le stagioni. Dopo la potatura che consigliamo di effettuare a fine inverno andando a tagliare profondo fino alla base del cespuglio a circa 10-20 cm da terra ripartiranno con rinnovata energia e in tempi brevi la nuova vegetazione sarà di una tinta verde acceso brillante.

In inverno quando il giardino riposa silente le spighe ormai mature curvano sotto il peso della pioggia e della brina; in estate inizia la maturazione della fioritura con tinte accese mentre il fogliame comincia ad assumere sfumature paglierine e bronzee.
Un mondo ampio da scoprire di specie soprattutto esotiche provenienti dalle americhe e dal sud africa che facilmente si sono naturalizzate nei nostri climi. Da utilizzare perché adattabili ai cambiamenti climatici, resistenti a caldo e freddo, alle malattie e di alto valore ornamentale in giardino e in terrazzo anche per il reciso.