Terrazze e Giardini

Realizzare una scarpata fiorita. Parte II

Seconda parte del reportage sulle scarpate da noi realizzate.

Per scarpata, greppo, pendio, dirupo, china, costa, costone, pendice, contrafforte, terrapieno o comunque si voglia chiamare raggruppiamo tutte quelle situazioni in cui il terreno diventa scosceso con pendenze più o meno rigide.

Care e cari tutti voi che ci leggete, appassionati del verde e di tutte le sue sfumature, ecco la nuova rubrica

La scarpata, può essere naturale come nei casi di ambienti collinari e di montagna, ma anche artificiale ossia creata per necessità strutturale o estetica dalle mani dell’uomo. Non è una distinzione di poco conto perché nel caso in cui la scarpata sia artificiale e magari anche di recente realizzazione è possibile che il terreno (terreno di riporto) abbia una struttura più cedevole di cui tenere certamente conto. Ciò significa altresì che anche nelle scarpate naturali non ci si scontri con terreni franosi e cedevoli.

Caso 2. Giardino molto esteso e strutturato, diversi piani e livelli – Bucine, Arezzo
La cliente, grande appassionata di piante e giardini ci ha coinvolti a metà dell’opera. La parte prospiciente la casa pianeggiante era già quasi interamente allestita. Mancavano: il lungo viale di accesso con scarpate lunghe ma poco profonde sui due lati, due aree molto estese, profonde e assai scoscese che guardano il fiume, una terza zona al di là della recinzione di congiunzione tra giardino e campi.

Il lavoro si è svolto nell’arco di 3 anni suddividendo gli interventi nel periodo autunnale per poter garantire un migliore attecchimento delle piante e di conseguenza un uso più contenuto dell’acqua.

Il progetto prevedeva un sostanziale movimento terra che ha permesso di tagliare la grande scarpata a metà per tutta la sua lunghezza e ottenere un sentiero di ghiaia che l’attraversasse. Questa operazione si è dimostrata molto utile ed efficace per le attività di manutenzione permettendoci di accedere più comodamente alle piante dal basso e dall’alto.

Siamo partiti col dissodare le zone in profondità limitando erbacce e infestanti, per tutte le superfici abbiamo steso l’ala gocciolante sopra la quale abbiamo steso una pacciamatura naturale con fibra di cocco utile per contenere le infestanti, limitare l’erosione e l’evaporazione.Con il classico taglio a croce poi sono state inserite le numerose piante che nel tempo sono cresciute in modo da coprire interamente la superficie e dare un effetto coprente e armonioso in tutte le stagioni.Non sono mancati diversi interventi manutentivi durante i tre anni che ci hanno impegnato in diserbo, potatura, concimazione. Oggi l’area è completamente coperta di vegetazione inserita nel paesaggio.Piante per scarpate con esposizione sole, mezzo-sole:

Ginestra, Genista lidya, Rosmarino prostrato, Santolina, Lavanda, Timo strisciante, Abelia grandiflora, Rose tappezzanti, Rose sarmentose, Lippia nudiflora, Verbena pulchella, Convolvolus mauritanicus, Erigeron Kalrviskianus, Campanula portsh, Centranthus ruber, Sedum, Cerastium tomentosum, Aster macrophillus, Aster ageratoides, Euphorbia caracias, Pennisetum, Stachys bizantina, Phlox subulata, Giaggioli, Phlomis fruticosa..

Piante per scarpate con esposizione ombra-mezz’ombra:

Cotonaster, Lonicera, Akebia quinata, Viburno in varietà, Spirea van houtti, Liriope muscari, Liriope spicata, Vinca in varietà, Ajuga in varietà, Felci, Bergenia cordifolia, Geranium macrorrizum in varietà, Astilbe, Hypericum calicinum, Tradescantia, Helleborus, Hakonechloa, Alchemilla mollis, Persicaria speciosa, Brunnera microphilla, Carex.

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