Nonostante la tendenza di creare ampie zone a prato rappresenti uno stile di giardino da disincentivare fortemente poiché ritenuto non sostenibile ed ecologico, può capitare di dover allestire piccole aree verdi. Il periodo ideale è l’inizio della primavera e l’autunno poiché le precipitazione si intensificano, facilitando lo schiudersi dei semi e l’attecchimento.
Noi di MondoRose e Fiori proponiamo soluzioni alternative al classico tappeto erboso e utilizziamo specie a scarsissima richiesta idrica di carattere fortemente invasivo. A fronte di costi di impianto iniziali più alti si possono ottenere effetti molto decorativi e versatili . Le fioriture si alternano nelle stagioni con una forte limitazione dell’uso dell’acqua.
Ecco punto per punto i nostri consigli:
- Ridurre le superfici a prato privilegiando dove possibile l’utilizzo di arbusti e alberi che creando zone di ombra contribuendo ad un generale miglioramento ambientale
- Scegliere miscele di semi resistenti alla siccità come lippia nodiflora, festuca arundinacea e poa
- Seminare in autunno e inizio primavera a ridosso della stagione più umida in modo che le piante abbiano un lungo periodo di acclimatamento e le radici sviluppino più in profondità
- Limitare il taglio dell’erba tenendo le lame del tagliaerba più alte evitando ingiallimenti all’arrivo del primo vero caldo o al primo blocco dell’impianto idrico
- Irrigare meno spesso bagnando bene il prato in modo che le radici seguano il percorso dell’acqua andando in profondità (anziché poco tutti i giorni)
- Concimare con compost solo alla fine dell’inverno
- Accettare che il prato nel tempo si mescoli con essenze spontanee (un prato vecchio ha una forte autonomia idrica, quindi un grande valore anche se imbastardito. Nel caso di impoverimento sensibile del manto erboso è buona pratica arieggiare, concimare e riseminare in autunno in superficie)
- Per ampie zone privilegiare il prato fiorito spontaneo (the wild garden) dove una ricca miscellanea di semi andrà a creare stupende fioriture in autunno, primavera ed estate Si tratta di prati spontanei naturali a bassa manutenzione autoregolanti e auto disseminanti popolati da farfalle, bombi e api dove il giardiniere dovrà sfalciare solo 2 volte in un anno a fine della fioritura e dimenticarsi dell’impianto di irrigazione
- NON seminare in primavera inoltrata e in estate
- NON seminare ampie aree a prato
- NON irrigare in modo automatico quotidianamente e per poco tempo (Lo spreco è altissimo; il 70% di acqua si perde in evaporazione e percolazione)
- NON tagliare frequentemente e basso
- NON concimare con prodotti chimici
- NON concimare con il grande caldo (concimare significa stimolare e di conseguenza irrigare di più)
Andare verso il giardino naturale e sostenibile significa non solo appropriarsi di uno stile e un gusto nuovi e rivoluzionari, ma anche accettare temporanei cali estetici nel giardino.
Cecilia Lucchesi
Mi piace questo articolo. Sappiate che stavo già mettendo in pratica ,per conto mio, da tempo, quanto da Voi consigliato. Stando in Sicilia c’è poco da scherzare con l’acqua e il caldo estivo. Eppure, il mio prato è sempre verde…..; Un saluto cordiale . Gianfranco
Grazie dell’articolo, volevo sapere se voi vendete questi semi per un prato sostenibile.
Grazie